Atene e gli Dei

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Atene e gli Dei

Nel viaggio ad Atene di gennaio 2019 ho vissuto vari momenti di quello che qualcuno chiama “illuminazione” o forse più “sindrome di Stendhal”, ma non solo per le opere d’arte, ma anche per le bellezze naturali o le atmosfere dei luoghi.

Vedere per la prima volta i luoghi della formazione della nostra cultura, i monumenti immortali dell’origine dell’architettura e nei musei le testimonianze materiali delle prime civiltà del mediterraneo. Il tutto nella cornice di un paese accogliente e che ti mette a tuo agio in ogni modo.

Tutto questo per me è stato veramente fonte di una potenza energetica enorme.

Da questa energia è uscito questo flusso di coscienza trasformato in parole.

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Gli Dei e noi

gli Dei ci guardano e ci osservano dall’alto, ma anche dal nostro mondo si mescolano a noi perché anche loro a volte vogliono essere mortali e sentire  quell’incertezza nell’incedere della vita inciampare in un gradino di pietra posto lì per ricordare uno di loro che in quel luogo fece un’azione degna di memoria e dimentichiamo di essere Dei ogni giorno nonostante le nuvole corrano in cielo e le acque ribollano nel mare oscuro Andiamo nei luoghi degli Dei perché anche noi vogliamo ogni tanto essere immortali come loro rimanere nella memoria futura del mondo con una pietra o un palazzo, che lentamente vola via nel vento di nuovo nell’aria elevata dell’Olimpo Salire nei luoghi più alti raggiungere il cielo e parlare con Zeus, Horus e i mille altri nomi che abbiamo dato al mondo sollevati da terra e dagli affanni osserviamo lontano verso il basso di formiche operose che anche noi siamo quando torniamo giù Ma lasciamo che il tuono e la folgore ci illumini lassù ci segni la strada per elevare  lo spirito e il corpo all’altezza degli Dei per non dimenticare e rimanere fedeli alla nostra natura di Dei nel mondo
23/01/2019 ore 8.28 a Yannis

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