Roma Lefkada on the road #2

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Roma Lefkada on the road #2

Da Igoumenitsa a Lefkada

Il molo di Igoumenitsa

Usciti dalla nave ad Igoumenitsa imbocchiamo la strada verso Preveza. Una strada ottima, che proseguendo per un po’ raggiunge anche Atene.

Boschi e boschi riempiono lo sguardo ovunque, solo la strada testimonia la traccia dell’uomo.

Più giù inizia la zona paludosa, che porta alla città di Preveza, dove ci siamo fermati per una bella passeggiata.

Preveza

Torre veneziana dell’orologio

La città, come tutte quelle che erano sotto il dominio veneziano, ha una struttura che ricorda la nostra città lagunare, anche da dettagli che si trovano molto spesso, come le persiane a due sezioni, che si possono aprire nello spessore del muro.

C’è la torre veneziana dell’orologio, addossata alla chiesa di Agios Charalambos.

Interno della chiesa
Dettaglio

La strada principale è a netta vocazione turistica, con negozi di abbigliamento, scarpe e souvenir. Un po’ globalizzata, segno di un turismo diffuso.

Sul palazzo del municipio ci sono varie immagini legate all’indipendenza greca, di cui quest’anno 2021 ricorre il bicentenario, come l’immagine di Odysseas Androutsos, uno dei combattenti della guerra, morto nel 1825.

Passeggiando sul molo vediamo una delle tipiche contraddizioni del nostro tempo: una piccola barca con un vecchio che ripara le sue reti; subito dietro uno yacht di lusso.

Lasciata Preveza passiamo per il tunnel sottomarino che supera il tratto di mare subito dopo la città. Da lì la via per Lefkada è chiara.

Sembra essere al bordo della laguna di Venezia, ci sono isolotti con una chiesa e un albero, faccio qualche scatto mentre siamo in fila per il ponte che ci porterà all’isola di Lefkada. La strada piatta mi ispira qualche camera car.

La “laguna” di Lefkada e il ponte mobile

Lefkada

Lefkada città è la capitale dell’isola, l’unico centro più grande, costruito dai veneziani durante la dominazione di queste isole, con il castello di Aghia Mavra, del 1300, subito prima della città.

Camminando nelle stradine sembra veramente di essere in una Venezia con colori greci. Poi abbiamo visto una planimetria e abbiamo capito: è Venezia, con una struttura urbana compatta come uno dei blocchi di cui è composta.

Planimetria del centro della città di Lefkada

Avevo letto una cosa: le case del paese, per la maggior parte a due piani, hanno il piano terra in muratura e il piano superiore con struttura in legno oppure metallica, per resistere meglio ai terremoti.

Questo articolo spiega meglio tutto il processo costruttivo

http://www.lefkada.gr/pages.asp?pageid=30&langid=3

Il piano di sopra spesso è rivestito di lamiera ondulata, sembrano le case che costruiscono in Australia, oppure le capanne di campagna. Ma ovviamente sono ben rifinite, a volte con il portico in legno, a volte con il balcone sorretto da mensole di legno e così via.

Veramente un bel posto, ci torneremo per una visita più approfondita nei prossimi giorni, oggi fa troppo caldo per camminare a lungo.

Stavolta è solo di passaggio e per mangiare un ottima pita per 3€!

Toccata e fuga!

Abbiamo appuntamento alle 16 ad Exanthia per la stanza che sarà la nostra casa per tre notti.

Nel tragitto abbiamo un piccolo assaggio dei colori di questa isola!

Dopo tre giorni di soggiorno ad Exanthia …

Il villaggio di Exanthia è molto piccolo ma si sta bene, con la stanza fresca, un kafenìo che fa anche qualcosa da mangiare, un ottimo forno e una taverna dove non siamo mai stati perché abbiamo sempre trovato la fila, una cosa insopportabile. Comunque ne parlano tutti bene, e non ho dubbi sulla qualità. Basta arrivare un po’ prima delle 20.

Unica nota stonata: c’è un altro locale, nella parte alta del paese, che è un vero locale per aperitivi e serate più “mondane” di quello che cerchiamo noi.

Il tramonto a Exanthia
In alto a destra il locale “trendy”.

Il posto è spettacolare, domina la valle a ponente e si vede il mare giù in fondo. Hanno avuto l’ottima trovata di far volare i turisti con il parapendio partendo da qui, infatti quando sei sulle spiagge giù te li vedi svolazzare in giro tutto il giorno.

Ma la cosa che a noi ha disturbato è che per tutta la sera, partendo dal tramonto quando c’è una vera invasione di persone, mandano una musica lounge ad alto volume che si sente in tutto il paese… Immagino cosa possa pensare la signora vestita di nero come nel nostro sud, mentre sta tranquilla nel suo piccolo giardino di casa, dove passavamo per andare in paese!

Il kafenìo è tipico, con il proprietario che viene ad ogni tavolo e si siede per le ordinazioni. La prima sera abbiamo preso solo due pite souvlaki e due birre e questo è lo scontrino! 

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