Milos – Sarakiniko – La luna

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Milos – Sarakiniko – La luna

Oggi sono andato nella luna

“Basta prendere un autobus per Sarakiniko e dopo circa mezz’ora sei in mezzo alla luna. C’è anche il mare nella luna, ci sono rocce bianche scavate dal vento, come un piccolo Colorado in miniatura ed anche una Cappadocia in miniatura, dove le formazioni delle rocce sovrastano come un cappello l’argilla sottostante…

Il mare della luna

Il mare della luna è di un colore blu intenso ed è sempre agitato dal vento forte. Le rocce bianche della luna perdono il loro colore candido solo al confine della massa liquida, sporcandosi di grigio e nero, in una contaminazione strana, per un ambiente alieno.

Gli abitanti della luna sono un po’ strani: li vedi in giro vagare nell’abbagliante bianco per un po’, poi li vedi fermi sotto il sole sparsi nei dislivelli più strani, cercando di cambiare il loro colore e differenziarsi dal biancore diffuso.

Gli abitanti della luna

Quando ti allontani un po’ poi vedi altre pianure ed altre tracce di vite passate, come navi approdate lì tanti secoli prima, ed abbandonate dai loro equipaggi allo sbattere delle onde di quello strano mare della luna…

… a Sarakiniko, Milos, Cicladi, Grecia”Daniele, diario di viaggio, 29/08/2011

Così scrivevo, quel giorno di un po’ di anni fa.

Non volevo andare via, non ci siamo neanche fatti un bagno per continuare a girovagare nell’assurdo paesaggio. 

Dopo un panino per il pranzo, mangiato all’ombra di un albero, siamo tornati sulle rocce, anche perché nel frattempo la luce era migliorata, e io di solito in una situazione così tendo a voler rifare tutte le foto già fatte! Ho graziato Annamaria e non le ho rifatte tutte, ma alcune si. C’è anche quella mia che ho messo qui.

Andando via abbiamo anche fatto due passi nelle cave abbandonate scavate al bordo del canyon che sbuca alla “spiaggia”.

Il canyon che ha creato la spiaggia
Le cave abbandonate

Da Sarakiniko, troppo ventoso e con troppa gente nell’unico punto dove è possibile fermarsi per un bagno ci siamo andati a consolare su un’altra spiaggetta, anche questa piena di gente 🙂

La spiaggia piena di gente…

Negli anni poi ho scoperto tante cose, che Milos è un’isola vulcanica, e questo lo sapevo già quando eravamo lì. 

In un’altra spiaggia dell’isola c’erano fumarole di zolfo con colori di rocce incredibili!

Mikenorton, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Ma non sapevo che fa parte di un arco vulcanico attivo che divide in due il mare Egeo, che parte da Milos e prosegue con Santorini (famosa per la sua eruzione del 1600 a.C. circa) e arriva a Nisyros, nel Dodecaneso, dove il vulcano è ancora attivo, anche se dormiente, un po’ come a Napoli.

Queste attività vulcaniche sono il segnale della vicinanza della faglia corrispondente ai movimenti delle placche tettoniche: in questo caso è lo scorrimento della zolla africana al di sotto di quella europea. E noi ci stiamo proprio sopra! Pensa ad esempio al terremoto di magnitudo 6,7 del 2017 a Kos, che ha provocato diversi danni e qualche ferito. Ricordo che fu un colpo al cuore per me che amo la città di Kos, che ho potuto apprezzare nel viaggio del 2014!

Quindi la meraviglia di Sarakiniko è un po’ più comprensibile.

Vedere come le forze della natura hanno potuto creare le meraviglie del mondo è sempre una lezione emozionante!

Ossidiana – le armi del passato
Image by Hans Braxmeier from Pixabay

Poi ho scoperto che Milos è stata la cava di ossidiana di tutto l’Egeo prima dell’epoca minoica e fino all’età del bronzo, che ha soppiantato la roccia perché più resistente per costruire le armi. Praticamente tutte le punte delle frecce o lame erano realizzate con la roccia scavata qui! 

Lo scambio commerciale in quei tempi era notevole, anche con l’Asia minore, Cipro e l’Egitto.

Se la guerra di Troia si fosse svolta qualche secolo prima,  le frecce degli eroi sarebbero state fatte con l’ossidiana di qui! 

Anche nelle regioni italiane l’ossidiana era diffusa con giacimenti presenti nelle isole Eolie, che infatti sono isole vulcaniche (Lipari e Pantelleria) e in Sardegna (Monte Arci in provincia di Oristano). 

Siamo stati a Milos troppo pochi giorni, dovrò ritornarci per vedere un altro po’ di luoghi, le miniere sparse nell’isola, un po’ di altre spiagge e visitare anche il museo delle miniere, quello archeologico e del folklore.

Quando vai di fretta ti perdi sempre qualcosa!

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